“Il signor Max” di Mario Camerini

di FabMind

“Il signor Max” di Mario Camerini

| domenica 25 Giu 2017 - 18:33

Il film “Il Signor Max” di Mario Camerini, del 1937, è un esempio di come era fatta la commedia leggera italiana del periodo pre bellico degli anni trenta del secolo scorso: ironia, sentimenti, tempi comici ben calcolati e una coppia di attori affiatata come lo erano Vittorio De Sica e Assia Noris in quel periodo.

La Noris e De Sica furono protagonisti di diversi film in quegli anni, film leggeri, commedie caratterizzate come in questo film, dalla descrizione di una piccola borghesia che si affacciava al benessere, aperta al progresso, al design, ai nuovi mezzi di trasporto.

Era il “Cinema dei telefoni bianchi” del quale Camerini fu il principale esponente assieme a Mario Bonnard e Alessandro Blasetti.

E “Il Signor Max” è uno dei più famosi film del periodo italiano dei “telefoni bianchi” anche perché ne racchiude i principali aspetti, con il protagonista che cerca di entrare in un mondo, quello aristocratico, del quale si accorgerà di non volerne in realtà far parte.

Il Signor Max, Max Varaldo, è interpretato da Vittorio De Sica, ma in realtà il Signor Max non esiste, ovvero, è un personaggio inventato dall’edicolante Gianni a causa di un equivoco. E a causa di questo equivoco Gianni viene scambiato per un conte e socializza con un gruppo di aristocratici in viaggio nella stessa nave, tra i quali la nobile Donna Paola, una sofisticata Rubi Dalma, della quale Gianni si invaghisce.

Al ritorno dalla crociera Gianni pensa di continuare a frequentare quel gruppo di aristocratici sempre giocando sulla sua interpretazione del Signor Max, ma Lauretta (Assia Noris), l’istitutrice della sorella di Donna Paola, scopre che l’edicola vicino al Grand Hotel dove alloggiano, è gestita dal giovane Gianni che pare essere proprio lo stesso Conte Max.

Film godibilissimo che fa parte della Storia del Cinema italiano, ben interpretato anche da noti caratteristi come Mario Casaleggio (lo zio di Gianni) e Virgilio Riento (Peppe, aiutante di Gianni all’edicola).

Nel 1957 di questo film Giorgio Bianchi ne fece un remake con protagonista Alberto Sordi cambiando il titolo in “Il Conte Max” e inventando un ruolo apposito, quello del vero conte Max Varaldo per Vittorio De Sica.

Del nuovo remake del 1991 è meglio non parlarne per rispetto di Vittorio De Sica e di Mario Camerini che non meritavano un tale scempio.

Cliccando sull’immagine sopra e attivando l’opzione a tutto schermo si può vedere il film in eccellente qualità audio e video.

Buona visione.

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