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Il caso Navalny diventa terreno di scontro aperto tra Russia e Ue

Milano, 9 feb. (askanews) – Accendi la luce sul tuo telefonino per Aleksey Navalny. Si può riassumere così la protesta alternativa proposta dagli alleati del dissidente russo, dopo aver messo uno stop alle proteste di piazza che nelle scorse settimane hanno attirato titoli da tutto il mondo. Leonid Volkov, braccio destro dell’oppositore anti Putin, dopo essere stato criticato da più parti dell’opposizione per la marcia indietro,ha annunciato i piani per una nuova protesta a livello nazionale a sostegno del politico imprigionato, dicendo ai russi di radunarsi nei cortili domenica sera e accendere le luci dei loro telefoni cellulari.

Ha suggerito ad alcune persone di portare candele e farne forme di cuore per celebrare il giorno di San Valentino, e di fotografarle dall’alto in un evento che, secondo lui, dovrebbe durare 15 minuti. L’idea, ha detto, sarebbe quindi quella di inondare i social media con le immagini della breve protesta.

Durissimo il commento di Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, che ha esortato a smettere di chiamare Volkov e altri "sostenitori dell’opposizione di Navalny", "questi sono agenti di influenza, i membri della NATO li istruiscono sul formato delle manifestazioni". E poi ha aggiunto che l’Unione Europea voleva rimproverare pubblicamente la Russia durante la recente visita del capo della politica estera dell’UE Josep Borrell a Mosca, ma ciò non è accaduto, dice Zakharova durissima anche nei confronti dei diplomatici occidentali espulsi da Mosca.

La Russia ha presentato un pacchetto di "prove per confermare che i diplomatici occidentali hanno partecipato alle recenti manifestazioni non autorizzate", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, dopo che il ministero stesso ha dichiarato diplomatici svedesi, polacchi e tedeschi che hanno partecipato ai raduni personae non gratae e ha affermato che lasceranno il paese nel prossimo futuro. I tre Paesi a loro volta hanno espulso diplomatici russi in una mossa di risposta.

Servizio di Cristina Giuliano

Montaggio a cura di Alessandro Violante

Immagini Afp/askanews/Internet

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