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“Non si sevizia un paperino” di Lucio Fulci

Quando nel 1972 uscì nelle sale italiane il film di Lucio Fulci “Non si sevizia un paperino” la produzione ebbe parecchi problemi perché l’argomento era molto forte e morboso e inserito all’interno di un giallo thriller.

Il film è ambientato in Lucania, in una zona del meridione particolarmente arretrata dove un assassino uccide tre bambini nell’arco di pochi giorni.

I personaggi che girano attorno al giornalista che indaga (un Tomas Milian all’apice della sua verve recitativa) sono la maciara (fattucchiera) del paese, il prete, la ricca signora di città, uno squilibrato, le prostitute, i bambini.

Il thriller funziona perfettamente e non a caso Fulci lo considerava il suo capolavoro.

Le atmosfere sono molto suggestive e i temi affrontati nel thriller sono assolutamente originali per l’epoca: credenze e superstizioni, pregiudizi, morbosità e la paura che sfocia nella violenza verso il “diverso”, il tutto in una parte d’Italia particolarmente arretrata e isolata, legata al “mondo civile” solo dal nastro autostradale.

La scena più famosa, e contestata dalla censura, è quella nella quale la Bouchet appare nuda di fronte ad un bambino.

Per questa scena furono inquisiti lo stesso Lucio Fulci, il produttore Amati e la Bouchet, rischiando l’incriminazione per corruzione di minore.

In realtà questa scena, come spiegò Fulci al magistrato, fu girata utilizzando un nano ripreso di spalle, Domenico Semeraro.

Semeraro, detto “il nano di Termini”, fu ucciso anni dopo in una intricata storia passionale e violenta ispirando Matteo Garrone per il suo film “L’imbalsamatore”.

Il cast di “Non si sevizia un paperino” è composto da attori di alto livello: Florinda Bolkan nel ruolo della maciara, Tomas Milian che interpreta il giornalista, Barbara Bouchet nella parte della signora ricca e viziata , Marc Porel che interpreta il prete e Irene Papas nella parte di sua madre.

Le musiche originali sono del maestro Riz Ortolani.

Il film lo trovate su Youtube.

* Riservato a un pubblico adulto

Buona visione.

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