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La prima donna musulmana Primo Ministro

16 novembre 1988 – Le prime elezioni libere in Pakistan dopo oltre dieci anni di dittatura sono appannaggio del Partito Popolare; la leader Benazir Bhutto diventa la prima donna musulmana a ricoprire la carica di Primo Ministro in un paese islamico contemporaneo.

Figlia del premier pakistano Zulfiqar Ali Bhutto, promotore della laicità dello Stato e dell’emancipazione femminile, e della curdo-iraniana Begum Nusrat, Benazir cresce in una delle famiglie più potenti del paese; il nonno paterno, sir Shah Nawaz Bhutto, era stato una delle figure chiave del movimento indipendentista del Paese. Seguendo le orme del padre va a studiare prima in America e poi in Inghilterra: nel 1973 si laurea in Scienze politiche ad Harvard, poi si trasferisce ad Oxford per specializzarsi in politica, filosofia ed economia al St Catherine’s College.

Dopo gli studi universitari torna in Pakistan, dove suo padre viene prima deposto e poi ucciso dal dittatore salito al potere, il generale Muhammad Zia-ul-Haq, che obbliga Benazir agli arresti domiciliari. Nel 1984 ottiene il permesso di tornare nel Regno Unito e diventa leader in esilio del Partito Popolare Pakistano (PPP), già presieduto dal padre.

Quattro anni più tardi rientra in patria e, come detto, viene eletta Primo Ministro. Il suo governo dura però appena venti mesi. Come già avvenuto con suo padre, nel 1990 viene destituita in seguito allo scontro con il presidente Ghulam Ishaq Khan, accusato dalla Premier di parteggiare per l’opposizione conservatrice. Nel 1993 il PPP vince di nuovo le elezioni e la Bhutto torna al potere, per restarci fino al 1996. Poi ancora l’esilio: una vita intera fatta di partenze e di ritorni.

Nel 2007, appena rientrata in Pakistan per partecipare alle elezioni dopo otto anni da esiliata, è vittima di un attentato: mentre saluta le decine di migliaia di sostenitori al termine dell’ultimo comizio elettorale del partito, prima le vengono esplosi contro due colpi di arma da fuoco, poi un kamikaze si fa esplodere provocando una strage.

Benazir Bhutto muore all’età di 54 anni.

Rossella Carli

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