Alla vigilia dell’inizio delle votazioni in Senato sul ddl Zan, il sottosegretario all’Interno ed esponente di spicco di Italia Viva Ivan Scalfarotto mette in guardia contro il rischio che senza un accordo tra le forze politiche la legge possa essere affossata nel segreto dell’urna. Scalfarotto propone di cercare una mediazione partendo dal testo da lui proposto nel 2013 che toglie dal campo la contestata definizione di identità di genere e si concentra sul movente del reato anziché sulle caratteristiche delle vittime. "Il rischio è di trovarci ancora con un vuoto normativo per cui le persone gay, lesbiche, bisessuali e trans vanno incontro all’odio e alla violenza, all’odio e alla discriminazione senza una legge per difenderli", dice il sottosegretario. "La Lega ha fatto dei passi in avanti anche se ancora insufficienti – prosegue Scalfarotto -, dobbiamo fare un investimento di fiducia per provare a portare a casa una legge che cambierebbe la vita di decine di migliaia di persone".
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