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L’indimenticata Presidente Nilde Iotti

“Io stessa – non ve lo nascondo – vivo quasi in modo emblematico questo momento, avvertendo in esso un significato profondo, che supera la mia persona e investe milioni di donne che attraverso lotte faticose, pazienti e tenaci si sono aperte la strada verso la loro emancipazione” (Nilde Iotti, Discorso di insediamento alla Presidenza della Camera).

20 giugno 1979 – Nilde Iotti diventa la prima donna italiana a ricoprire la carica di Presidente della Camera dei deputati.

La politica emiliana, registrata all’anagrafe come Leonilde (Reggio nell’Emilia, 10 aprile 1920 – Poli, 4 dicembre 1999), è stata “Madre della Patria” in qualità di appartenente alla Commissione dei 75 della Camera dei deputati incaricata della stesura della Costituzione, e prima donna nella storia dell’Italia repubblicana a ricoprire una delle tre massime cariche dello Stato. Mantenne l’incarico di Presidenza della Camera per ben tre legislature, tra il 1979 e il 1992, stabilendo il record del più lungo mandato relativo a qualsiasi carica e ricoperto da qualsivoglia politico nelle istituzioni della Repubblica.

Fu anche la prima donna – e la prima esponente comunista – ad arrivare vicina alla Presidenza del Consiglio, ottenendo un mandato esplorativo da parte del Presidente della Repubblica Cossiga nel 1987.

Il giorno delle sue dimissioni da parlamentare per gravi problemi di salute, nel ‘99, l’intero arco parlamentare si alzò in piedi per tributarle un lunghissimo e commosso applauso. Ancora oggi quella della Iotti viene unanimemente considerata la migliore e più equilibrata presidenza nell’intera storia della Camera dei Deputati.

Rossella Carli

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