Con la sua forza era diventata una luce per migliaia di persone; combatteva un male terribile eppure tramite le sue parole, le foto, le passioni, i suoi viaggi, riusciva a incoraggiare gli altri e a far innamorare chiunque della vita.
Non a caso Martina Luoni sui social era soprannominata la “leonessa”, tanto coraggiosa da aver scelto di diventare testimonial contro il Covid, circa un anno fa, per dare voce ai malati oncologici, costretti a rimandare le cure a causa degli ospedali al collasso.
Oggi ha perso la sua battaglia, ma la sua luce non si è spenta; resta accesa nei cuori di chiunque custodisca il suo ricordo e metta in pratica i suoi insegnamenti.
Nata nel 1994 a Solaro, nell’hinterland milanese, Martina era una ballerina prima che la sua vita, a partire da comuni fitte all’addome, cambiasse per sempre.
Le è stato diagnosticato un cancro al colon e da quel momento è cominciato un percorso estenuante durato 4 anni, fatto di continui alti e bassi; periodi di tristezza dove non si confidava neanche con gli amici più stretti, e altri in cui, recuperate le forze, raccontava la sua lotta su Instagram, senza paura di mostrarsi fragile, per dare un senso al suo dolore e sensibilizzare quante più persone possibile.
Quando, tra gli ostacoli da superare, si è aggiunta anche la pandemia, Martina si è trovata davanti a una vetta ancora più alta da scalare, e ha dovuto ricorrere a tutta la sua grinta per superarla, sforzandosi di non perdere il sorriso.
La sua lezione più preziosa, quella che lei ha preso e ci ha dato, è che vivere non significa rincorrere mete e scadenze una dietro l’altra, ma godersi il viaggio, amare ogni attimo e di tanto in tanto perdersi nella bellezza di un tramonto, cercando sempre nuovi orizzonti.

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