Porta a Porta: 7 uomini parlano di aborto

di Redazione

Porta a Porta: 7 uomini parlano di aborto

| venerdì 19 Apr 2024 - 15:16

a cura di Olimpia Peroni

Sette uomini sono seduti a un tavolo discutono di aborto. No, non è l’inizio di una barzelletta, ma quello che è successo nella puntata di Porta a porta del 18 aprile. Il tema è l’approvazione dell’emendamento che vede i consultori aprire le porte alle associazioni pro-vita e antiabortiste. Vespa, il conduttore, apre le braccia: “Questo è un tema delicatissimo” e poi continua “l’aborto è una tragedia per tutte le donne, va preso veramente con grande cura” – a quanto pare, però, nonostante sia chiaro anche al conduttore quanto sia un tema legato alla donne… sono gli uomini a doverlo trattare. Con cura, però, eh. 

Poi si continua, le opinioni sono diverse, si parla di casi di donne costrette ad abortire, di donne che hanno invece scelto di farlo liberamente, si parla di autodeterminazione dei corpi, del fatto che le associazioni pro vita facciano o meno “terrorismo” alle donne che vogliono interrompere la gravidanza. 
In tutto questo parlare, discutere, però, c’è qualcosa che manca: le donne. 

Sette uomini si sono fatti portavoci di un diritto e di una scelta che non riguarda loro ma il corpo, la libertà e la volontà della donna. Chiariamo: a prescindere da chi fosse d’accordo o contrario, non è quello il punto. Molti utenti stanno condividendo questa reference della serie tv Bojack Horseman: (la leggo). 

Purtroppo, per questa settimana, non è finita qui – e, diciamocelo, in generale non finirà neanche presto. Perché c’è un’altra notizia uscita in questi giorni che ha messo in luce un altro problema: il 17 aprile si è insediato il nuovo vertice dell’Aifa, l’Agenzia del farmaco. Anche qui, un tavolo di soli 10 uomini. 

Dinamiche così non sono comunque una novità. Ricorda, per citarne uno, quello che è successo nel luglio dell’anno scorso, quando il ministero aveva messo nella commissione che si doveva occupare della riforma della sanità… 18 uomini. E basta. In quel caso, però, dopo proteste e una raccolta firme, il ministro Schillaci era intervenuto per bilanciare la commissione.

La puntata Porta a porta e il nuovo vertice dell’Aifa ci fanno capire quanto ancora ci sia un grande problema per quanto riguarda la rappresentanza delle donne tanto in generale quanto nelle questioni che le vedono protagoniste. E quando manca la rappresentanza dei temi manca la voce, diventa impossibile essere protagoniste e portavoci dei propri diritti, temi e bisogni – e si diventa, di conseguenza, invisibili, in balia delle opinioni e scelte degli altri. E il tutto si può tradurre nella messa in discussione di un diritto, che non può né deve essere contestato. 

Quando Vespa dice “l’aborto è una tragedia per tutte le donne”, ha torto. L’aborto è una questione privata e soggettiva. Le supposizioni, generalizzazioni e banalizzazioni che gli uomini fanno a riguardo sono solo rumore. Purtroppo, però, il più delle volte, un rumore molto forte che copre tutto il resto

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