Mattarella chiude tra gli applausi scroscianti del Teatro Chiesa di Genova un discorso ricco di riferimenti storici e di citazioni di figure che hanno segnato il Paese. Da Pertini a Spinelli, il capo dello Stato ha tessuto l’elogio di chi, con l’esempio e le idee, ha combattuto la barbarie fascista e nazista ed ha restituito la libertà all’Italia, contribuendo a creare le condizioni per la nascita dell’Europa unita. «E’ sempre Resistenza» ha sottolineato Mattarella, quasi un monito per chi non la riconosce o vorrebbe lasciarla chiusa nei libri di storia.
E ha evocato anche gli Anni di Piombo, nel ricordo di Guido Rossa assassinato dalle Brigate Rosse. «A Genova si espresse e si affermò il respiro della libertà. Un’anima che non sarebbe mai stata tradita. Un patto, un impegno, che non sarebbero venuti meno neppure quando, negli anni ’70, il terrorismo tentò di aggredire le basi della nostra convivenza democratica. E dalle fabbriche venne una risposta coraggiosa, esigente, che si riassume nel nome di Guido Rossa. La sua testimonianza appartiene a quei valori di integrità e coraggio delle persone che, anche qui, edificarono la Repubblica. Viva la Liguria partigiana, viva la libertà, viva la Repubblica».
