Ha atteso la compagna all’uscita da scuola. L’ha insultata e aggredita, per poi accanirsi con crudeltà su di lei: l’ha bloccata a terra e con un accendino le ha inciso la V di vendetta sulla guancia. Per questo episodio, che risale a febbraio 2025, una 14enne è stata condannata a 3 anni, 7 mesi e 20 giorni di reclusione per sfregio dal Tribunale per i minorenni di Torino. Il pm della procura minorile aveva chiesto 3 anni e 2 mesi.
All’indomani del gesto, l’adolescente era stata arrestata e trasferita in una comunità su ordine del gip e da lì ha atteso l’esito del processo con rito abbreviato. Per chi ha condotto le indagini, l’autrice dell’agguato voleva punire la vittima per aver mostrato interesse verso un ragazzino della propria cerchia di amici. Vendicare una «cotta», in altre parole.
