«Sono onorata di ricevere queste chiavi. Sappiate che intendo usarle». Con queste parole Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei territori palestinesi occupati, ha ricevuto le chiavi della città di Bari dalle mani del sindaco Vito Leccese, nel corso di una cerimonia pubblica tenutasi al Teatro Piccinni.
La consegna avviene in un momento particolarmente delicato per Albanese, recentemente colpita da sanzioni da parte del governo statunitense, che l’accusa di promuovere una “campagna politica ed economica” ostile nei confronti di Washington e di Israele. Una decisione senza precedenti per una figura istituzionale dell’ONU, che ha generato reazioni controverse a livello internazionale.
Nel corso del suo discorso, Albanese ha anche lanciato un appello alla società civile e alle istituzioni italiane: «La Palestina oggi ci interpella sul futuro del diritto e della legalità internazionale. Il nostro governo è corresponsabile di ciò che sta accadendo, nonostante gli appelli e le diffide giuridiche presentate da numerosi esperti e operatori del diritto. Occorre un risveglio delle coscienze e un impegno concreto per il ripristino della legalità, anche attraverso l’azione giudiziaria. Il genocidio è un crimine riconosciuto anche dall’Italia».
La cerimonia ha rappresentato, nelle parole del sindaco, «un atto politico e civile, per riaffermare che le città possono essere spazi di coscienza democratica e presidio di diritti quando le istituzioni sovranazionali vengono messe sotto attacco».
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