A Parigi si apre il maxi processo sugli attentati del 2015

di Redazione

A Parigi si apre il maxi processo sugli attentati del 2015

| mercoledì 08 Set 2021 - 15:19

Roma, 8 set. (askanews) – Si apre a Parigi il maxi processo per i più gravi attentati terroristici mai perpetrati sul suolo francese, quelli del 13 novembre 2015 che insanguinarono la capitale francese con 130 morti innocenti (più i 7 attentatori), 350 feriti, traumatizzando il Paese e l’intera Europa. L’atto assurto a simbolo della barbarie che fu compiuta quella interminabile notte resta la strage di giovani spettatori di un concerto rock al teatro Bataclan. Philippe Duperron, presidente dell’Associazione Vittime 13onze15 sull’apertura del processo:

"È un momento che attendevamo con impazienza, ma anche con angoscia perché sappiamo che questo processo, per la sua durata, per l’intensità emozionale che suscita, sarà una prova estremamente dolorosa per tutti, perché questo sarà il momento in cui le vittime, le parti civili, alcune delle quali da noi rappresentate, potranno portare una testimonianza di quello che hanno vissuto, di ciò che sopportano ancora oggi".

Dei responsabili di quell’azione, a lungo studiata e preparata

fin nei minimi particolari da diversi commando, nella gabbia

degli imputati ce ne saranno 20. Fra questi, l’unico superstite

dei commando di affiliati all’Isis che agirono in quella notte di sangue, Salah Abdeslam.

Nato il 15 settembre 1989 a Bruxelles, franco-marocchino, Salah

Abdeslam era amico di infanzia di Abdelhamid Abaaoud,

coordinatore di diversi attentati in Europa e capo operativo dei

commando del 13 novembre. Il fratello maggiore di Salah, Brahim,

morì facendosi esplodere davanti ad una delle terrazze parigine

su cui aprirono il fuoco gli attentatori il 13 novembre. Per

motivi che restano sconosciuti Salah Abdeslam abbandonò la sua

cintura di esplosivo, rinunciando ad immolarsi come gli altri

membri del commando.

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