Per i cittadini europei non cambierà nulla. Il nuovo sistema è pensato esclusivamente per i viaggiatori extra-Ue esenti da obbligo di visto, come quelli provenienti da Regno Unito, Stati Uniti, Israele, Giappone, Brasile e molti altri Paesi, che entrano o escono dall’area Schengen per soggiorni di breve durata. Ovvero, per viaggi fino a 90 giorni in un periodo di 180 giorni (qui l’elenco di quelli che invece necessitano di visto, per lo più Stati situati in Africa e Medio Oriente). Il sistema Ees promette di alleggerire le file ai controlli di frontiera, perché sostituisce l’attuale timbro manuale sul passaporto con un controllo completamente digitalizzato. Vengono registrati i dati biometrici dei passeggeri – impronte digitali, riconoscimento facciale, scansione dell’iride – insieme a nome, data, luogo di ingresso e uscita.
