Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha firmato il decreto che dà l’avvio all’uso degli alcolock, un sistema che impedisce l’accensione del veicolo se il guidatore non supera un test dell’alito. L’auto, dunque, parte solo se il livello di alcol risulterà pari a zero. Alcuni professionisti del settore, periti e carrozzieri in particolare, avevano già espresso dubbi su questa misura contenuta nel nuovo codice della strada.
Tra i dubbi già espressi al varo del codice l’Aiped, l’Associazione italiana periti estimatori danni sosteneva, fra l’altro che il decreto del ministero dei Trasporti sull’Alcolock "contiene alcune criticità in grado di dare vita a contenziosi legali e ricorsi da parte degli automobilisti". Per esempio "l’installazione e lo smontaggio del dispositivo Alcolock non rientrano tra le operazioni tecniche soggette a visita e prova da parte degli uffici della motorizzazione civile". Critica anche Federcarrozzieri: "Il parco auto italiano, infatti, è come noto molto anziano, con quasi il 22% delle auto circolanti che ha un’età superiore ai 19 anni. C’è, quindi, il rischio concreto che su molte autovetture particolarmente anziane sia tecnicamente impossibile installare l’Alcolock".
#tgla7