Ma quindi la NATO vuole attaccare la Russia, prima che la Russia attacchi lei?
È quello che molte persone temono dopo le parole dell’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, Presidente del Comitato militare della NATO. Intervistato dal Financial Times, l’ammiraglio ha detto che l’Alleanza sta "studiando tutto" e che, dal punto di vista informatico, sta valutando la possibilità di essere "più aggressiva o proattiva, invece che solo reattiva" di fronte alle provocazioni della Russia, anche ricorrendo ad attacchi preventivi.
Negli ultimi mesi, infatti, in Europa abbiamo subito una serie di episodi: cyberattacchi, incidenti sospetti, violazioni dello spazio aereo con droni o caccia. E spesso è stata proprio Mosca ad essere accusata di queste azioni.
Le parole di Cavo Dragone hanno causato reazioni durissime da parte della Russia e di diversi politici, anche italiani, e in generale sembrano aver preoccupato molte persone. Ma è importante sottolineare che l’ammiraglio non sta parlando di mandare carri armati al confine o bombardare città russe. Il contesto è quello di una guerra ibrida.
Che cosa significa?
