"Si tratta di un’escalation, perché l’anno scorso abbiamo trovato dei proiettili di una P38 proprio dietro un cespuglio davanti a casa mia, a due o tre metri di distanza, e non sono state trovate impronte digitali. Quelli furono scoperti durante una puntata della nostra trasmissione dedicata alle stragi di mafia, ai rapporti tra Cosa Nostra, ’Ndrangheta e l’estrema destra, analizzando in particolare le morti di Piersanti Mattarella e Aldo Moro. In quel periodo abbiamo anche ricevuto un’email in cui mi si avvertiva che, se avessimo continuato a occuparci del caso Moro, mi avrebbero ucciso." Le dichiarazioni rilasciate oggi pomeriggio da Ranucci uscendo dagli studi Rai in via Teulada.
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