Un boato fortissimo, due auto parcheggiate una accanto all’altra saltate in aria, i muri dell’abitazione davanti hanno tremato, il cancello d’ingresso divelto. Le auto distrutte, che vediamo, sono del giornalista e conduttore di Report, Sigfrido Ranucci e di sua figlia. È l’attacco intimidatorio subito dal giornalista ieri sera in località Campo Ascolano a Pomezia, poco fuori Roma.
Al momento dell’esplosione Ranucci era in casa, con la figlia che aveva parcheggiato la sua auto di fianco a quella del padre circa venti minuti prima. Anche il figlio del conduttore era in casa. “Erano da poco passate le 22 – ha raccontato Ranucci – ho sentito un’esplosione fortissima. Potenzialmente avrebbe potuto uccidere una persona”, spiega il giornalista.
Sul caso indagano la Digos e i Carabinieri di Frascati. Si attendono i riscontri scientifici degli artificieri: dalle prime ricostruzioni si ipotizza che l’ordigno fosse rudimentale, contenente almeno un chilo di esplosivo pirotecnico. Gli investigatori stanno setacciando le immagini delle telecamere di videosorveglianza alla ricerca di informazioni utili a ricostruire l’attacco. Il giornalista denuncerà quanto accaduto.
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