«Dico talvolta: Ciao, gatto!, e poi mi vergogno di avergli dato del tu», confessava Giorgio Manganelli, raffinatissimo scrittore devoto all’uso del «lei». Diciamolo subito, Manganelli in vita sua non è mai stato iscritto al Circolo Canottieri Roma. Altrimenti avrebbe avuto poco di che vergognarsi: lì il «tu» è obbligatorio quantomeno tra soci e annessi animali. Ma il personale, nel prestigioso sodalizio di cui ha fatto parte persino un presidente della Repubblica della statura di Carlo Azeglio Ciampi, al contrario deve dare rigorosamente del «lei» ai signori e alle signore.
