Sono arrivati ieri sera gli atti in cui si chiede l’autorizzazione a procedere per Alessandro Mantovano, Matteo Piantedosi e Carlo Nordio. Omissioni di atti e peculato. Il sottosegretario Mantovano e i due ministri Nordio e Piantedosi, secondo l’accusa, non solo avrebbero lasciato libero il generale libico, colpito da un mandato di cattura da parte del Corte Penale Internazionale, ma lo hanno anche aiutato a fuggire riportandolo dove avrebbe potuto di nuovo perpetrare i suoi crimini. Almasri sarebbe stato scarcerato e rimpatriato in Libia per evitare ritorsioni da parte del governo libico.
"Hanno scientemente e volontariamente aiutato Almasri a sottrarsi alle ricerche e alle investigazioni della corte penale internazionale". È quanto scrivono i giudici del Tribunale dei ministri negli atti inviati alla camera in cui chiedono l’autorizzazione a procedere per il sottosegretario Alfredo Mantovano, il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
Novanta pagine in cui si ricostruisce la vicenda in ordine cronologico per arrivare alla contestazione del reato di concorso in favoreggiamento personale aggravato, a cui si aggiungono il peculato per Mantovano e Piantedosi e il reato di rifiuto di atti d’ufficio per Nordio. Tutti con l’aggravante di aver agito abusando dei poteri e in violazione dei doveri inerenti alla funzione pubblica.
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