La macchina che fa l’esame in dieci secondi ha già analizzato 300 pazienti. Il medico spiega come funziona
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La prima Tac d’Italia realizzata con AI è a Peschiera. «È in uso in America da quattro anni, prima solo per il cuore e ora pure per il total body e così dieci mesi fa, prima ancora che il progetto per quest’ultima versione fosse realizzato, l’ho proposta ai vertici dell’ospedale — racconta il dottor Camillo Aliberti, primario di Radiologia che ha lavorato allo Iov e da 23 anni si occupa di radiologia oncologica —. È arrivata due mesi fa e da allora abbiamo esaminato 300 pazienti, colpiti da patologie oncologiche, vascolari, pneumologiche, neurologiche e osteoarticolari, ricoverati o in Osservazione breve intensiva al Pronto Soccorso. E abbiamo rilevato piccole neoplasie al pancreas, al polmone e al colon sfuggite alla Tac tradizionale».
