A Predappio tornano i saluti romani. Oltre mille i manifestanti hanno preso parte alla camminata dalla piazza del paese natale di Benito Mussolini sulla collina forlivese, al cimitero di San Cassiano per la commemorazione della Marcia su Roma.
La sfilata, da Predappio al cimitero, si è svolta in modo tranquillo, senza episodi particolari. Colore predominante il nero, come di consueto, tante teste rasate ma anche famiglie, con qualche bambino. Davanti alla cripta del Duce sono tornati però, dopo anni, i saluti romani.
Nonostante l’invito, anche odierno, della famiglia Mussolini a mettere la mano sul cuore, alcune decine di manifestanti hanno alzato il braccio teso. Al raduno consueto, organizzato dalle pronipoti del duce, quest’anno si è aggiunta Forza Nuova. Presente anche il leader Roberto Fiore, che però alla fine ha deciso di non prendere parte alla manifestazione. Lo stesso Fiore, infatti, è arrivato a Predappio in mattinata ma in piazza ha avuto un breve colloquio con dirigenti della Digos e non ha partecipato alla camminata verso la cripta.
Non erano esposti neanche i simboli riconducibili a Forza Nuova, la cui presenza è stata comunque criticata da Orsola Mussolini, pronipote del Duce. “Quest’anno la manifestazione è stata resa più complicata dalla presenza di una forza politica che non nomino nemmeno, ma che ha creato condizioni non buone soltanto per ottenere visibilità, mentre noi siamo qui riuniti solo per un momento di preghiera”, ha affermato la pronipote di Benito Mussolini durante la commemorazione.
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