La morte di Pamela Genini, uccisa sul terrazzino di casa dal 52enne Gianluca Soncin, aggiunge un nuovo tassello alla statistica delle donne vittime di femminicidio: da inizio anno sono sicuramente più di 50 le donne morte per mano di un uomo. Nella maggior parte dei casi l’omcida è il partner o l’ex partner o comunque di una persona con cui la donna aveva una qualche relazione. Il caso di Milano è solo l’ultimo. Sei giorni fa era stata seppellita Cleria Mancini, 66 anni, uccisa a colpi di pistola dall’ex compagno Antonio Mancini, 70 anni, a Lettomanoppello, in provincia di Pescara.
Il numero complessivo delle donne uccise dall’inizio del 2025 in circostanze riconducibili al femminicidio in realtà supera i 60 casi, ma le indagini tutt’ora in corso e l’assenza di un indagato ci costringono a non poter dare un dato preciso di vittime. Mentre il delitto della 290enne Pamela Genini, come quello di altre avvenute nei mesi e nelle settimane scorse, ha un responsabile già indicato e fermato – in attesa del processo – sono molte le vittime di morte violenta che non hanno ancora un responsabile e il cui movente non è ancora chiaro.
