Lo hanno cercato senza trovarlo con barche ed elicotteri per 22 ore a largo della costa ragusana: carabinieri, guardia costiera, protezione civile. E quando tutte le speranze sembravano perdute lui, Federico Ottaviano, 67 anni, medico veterinario di Ragusa con le sue sole forze ha raggiunto la spiaggia di Marina di Modica a circa 60 km dal punto in cui era stato dato per disperso. Dal suo letto d’ospedale dove secondo i medici è arrivato in condizioni discrete racconta, in esclusiva per il #tgla7 questa incredibile storia rispondendo alle domande di sua figlia Gaia.
Questa storia incredibile arriva da Ragusa. Succede tutto domenica pomeriggio intorno alle 16. Federico Ottaviano è con cinque suoi amici a bordo della sua barca a vela, un Moen 43, al largo per un bagno in un bellissimo pomeriggio di sole. Si tuffa in acqua per fare due bracciate e mentre gli amici stanno per fare la stessa cosa si accorgono che l’autopilota è rimasto inserito e il timone non risponde. Quindi la barca a vela si allontana dal punto in cui si trova Ottaviano in acqua. Cerca di spiegare agli amici come disattivare il congegno ma la corrente in mare aumenta e la barca si allontana sempre di più dal medico. A bordo scatta il panico.
Prima Ottaviano diventa un puntino lontano, poi sparisce dalla vista dei suoi amici che chiamano immediatamente i rinforzi. Carabinieri, protezione civile e guardia costiera iniziano le ricerche del naufrago. Si levano in volo anche tre diversi elicotteri.
Le ricerche proseguono senza sosta per tutta la notte ma di Ottaviano non c’è più traccia. È ufficialmente disperso da ore e intanto prende piede l’ipotesi più nefasta: avrà avuto un malore mente cercava di nuotare verso la sua barca e il mare ha risucchiato il suo corpo. Ma quello che nessuno sa è che il medico non ha mai perso lucidità, nuotando con tenacia per oltre 20 ore, compresa tutta la notte e sfidando la corrente che in una incredibile altalena lo avvicina e allontana dalla costa.
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