Non solo l’affluenza alle urne al referendum 2025 è rimasta ben al di sotto del quorum necessario, ma tra i cinque quesiti proposti, quello sulla cittadinanza agli stranieri ha ottenuto risultati nettamente inferiori rispetto agli altri, tutti incentrati su temi legati al lavoro.
Il quesito in questione proponeva di modificare la norma che prevede dieci anni di residenza per ottenere la cittadinanza italiana, riducendoli a cinque. Con circa 4.000 sezioni scrutinate, i voti favorevoli si attestano poco sopra il 60%, mentre per gli altri quattro referendum, che toccavano il diritto del lavoro, i "sì" hanno superato con ampio margine l’80%. Un divario di oltre venti punti percentuali che rappresenta un chiaro segnale politico.
Nello speciale Mentana, un’analisi del risultato è arrivata da Lorenzo Pregliasco (Youtrend). "Verosimilmente, i sì ai quesiti sul lavoro arriveranno intorno ai tredici milioni, quindi leggermente sopra la soglia di cui abbiamo parlato prima. Per quanto riguarda il quesito sulla cittadinanza, invece, ci aspettiamo che alla fine – considerando anche il voto all’estero – i sì siano circa dieci milioni, quindi molto inferiori rispetto ai dodici milioni e mezzo di cui si parlava".
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