Francesca Mannocchi e il giorno in cui scoprì di avere la sclerosi multipla.
«Di quel giorno mi è rimasto soprattutto il colore del linoleum della clinica privata e la glacialità del neurologo, che dopo essersi fatto pagare profumatamente una risonanza magnetica d’urgenza mi freddò senza neanche prepararmi un minimo alla diagnosi».
Come?
«Una mattina mi ero svegliata che non sentivo metà del mio corpo. L’intervista di Tommaso Labate continua su corriere.it
