📌 Sono passati esattamente 600 giorni dalla strage del 7 ottobre che ha dato inizio alla guerra di #Israele contro Hamas, nella Striscia di #Gaza. Da allora si contano 55mila morti tra i palestinesi, 1200 tra gli israeliani ma anche 250 rapiti, 120 rilasciati o liberati, ma ancora 58 persone nelle mani di Hamas, una ventina si spera siano ancora vivi.
I familiari degli ostaggi da 600 giorni non smettono di protestare e di chiedere un impegno diverso al governo di #Netanyahu, soprattutto accordi per la liberazione dei sequestrati.
Oggi "600" è diventato il filo rosso che lega tanti contributi ma anche le proteste per ricordare questo triste anniversario. E insieme a "600" il numero "58", tanti sono gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas.
E nell’anniversario si sono moltiplicati i raduni iniziati alle 6:29 del mattino, il momento in cui Hamas diede il via all’attacco.
Uno dei più eclatanti davanti sulla spiaggia di Tel Aviv, davanti all’ambasciata degli Stati Uniti. I manifestanti, tutti con la camicia gialla (simbolo di solidarietà degli ostaggi da sempre), hanno scritto sulla sabbia i numeri 58 e 600, e ‘Save Them Now’
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