Sono passati 80 anni dalla liberazione di Auschwitz, il 27 gennaio del 1945. Oggi si celebra la Giornata della Memoria e ogni volta che ricordiamo uno dei periodi più bui della storia dell’umanità, le domande che ci poniamo sono sempre le stesse:
Perché è successo? Perché nessuno si è ribellato? Lo sterminio tramite il lavoro è stato una delle pratiche più diaboliche del disegno di Hitler, una strategia di morte studiata in modo matematico: lo scopo era di demolire fisicamente e psicologicamente l’individuo, che arrivava inconsapevole di cosa sarebbe accaduto e, annullato da una condizione indegna, non era più capace di reagire.
Il campo di concentramento di Auschwitz era composto da 40 campi, di cui 2 erano i principali: Auschwitz I, che venne inaugurato nel giugno del 1940 inizialmente per la deportazione dei prigionieri politici polacchi; Auschwitz II-Birkenau, che entrò in funzione nel 1942 per portare a termine la “soluzione finale della questione ebraica”. Nel campo di concentramento di Auschwitz, tra il 1940 e il 1944, vennero deportate 1.300.000 persone. Solo 200.000 vennero ritenute abili per accedere ai lavori forzati nei campi. 1.100.000 vennero sterminate in massa nelle stanze della morte.
Citando Hannah Arendt: “Il male può ricoprire il mondo intero e devastarlo, precisamente perché si diffonde come un fungo sulla sua superficie” in qualsiasi momento, in qualsiasi epoca, se noi non lo riconosciamo.
0:00 Giornata della Memoria, cosa successe ad Auschwitz
0:39 Quante persone vennero deportate ad Auschwitz
2:06 Il disegno diabolico di Hitler
3:51 Zyklon B: l’arma chimica dello sterminio
4:31 Le regole della “Selektion”
6:11 Chi erano i Sonderkommando
7:00 Le condizioni disumane dei deportati ad Auschwitz
8:06 Camere a gas: l’efficienza dell’orrore
9:21 Dove conduce il binario di Auschwitz-Birkenau
9:57 Perché nessuno si è ribellato?
#giornatadellamemoria #fanpage
