Frane, voragini, siccità e alluvioni sono le ferite più gravi della terra, alla quale è dedicata quest’anno la Giornata Mondiale dell’Ambiente stabilita il 5 giugno dall’Onu nel 1972. «L’Italia è un paese particolarmente soggetto a frane – chiarisce Alessandro Trigila, geologo di Ispra (l’Istituto per la protezione ambientale del ministero) e responsabile della piattaforma Idrogeo che permette a cittadini e imprese di verificare la salute del territorio dove abita e lavora. «Con la legge di bilancio del 2024 – ricorda Trigila – è obbligatoria l’assicurazione contro i disastri ambientali per le imprese, escluse quelle agricole». Il focus sulle voragini di Roma effettuato dall’assessora ai Lavori Pubblici, Ornella Segnalini mostra come il 20% del territorio sia rischio per la presenza di numerose cavità sotterranee che servivano alla raccolta di materiali edilizi fino alla fine dell’800, insieme al problema della rottura delle tubature di Acea e a una troppo facile cementificazione senza verifiche del sottosuolo negli anni ’60. Infine il quadro meteo presentato dal Tenente Colonnello Guido Guidi dell’Aeronautica Militare illustra il consolidamento dell’aumento delle temperature di +1,2 gradi in Italia dal 1960 e una variazione della durata delle stagioni con l’estate che si è allungata. (mpelati@rcs.it)

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