A ‘Che Tempo che Fa’: «Per cambiare gli uomini, iniziare dalle espressioni di tutti i giorni»
Per essere "agenti di cambiamento" contro la violenza sulle donne, gli uomini devono «iniziare dal nostro credo più profondo, quelle che sono le nostre convinzioni e le espressioni che usiamo tutti i giorni. Stavo parlando con un amico, l’altro giorno. A un tratto mi è uscita l’espressione: facciamo un discorso da uomo a uomo… tac, mi sono bloccato subito: quella è un’espressione del patriarcato». Lo ha detto a ‘Che Tempo che Fa’ Gino Cecchettin, il padre di Giulia, la giovane uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta a Vigonovo (Venezia). Alla domanda del conduttore su come abbia trovato la forza di non lasciar sopraggiungere la rabbia dopo la morte della figlia, Cecchettin ha poi risposto: «Ho concentrato tutta la mia forza su di lei e sono riuscito ad azzerare l’odio e la rabbia, con un ragionamento forse troppo razionale ma molto umano: io voglio amare, non voglio odiare. L’odio ti porta via energia». ( LaPresse/AP – CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/cronaca/papa-giulia-gino-cecchettin-ho-concentrato-mia-forza-di-lei-io-voglio-amare-non-odiare/89489c18-979c-11ee-a58d-6382ca1cbcb9
