Aristotele Onassis non è stato solo un armatore di successo, ma anche un simbolo di potere e ambizione. Onassis seppe costruirsi una vita partendo dal nulla, fino a diventare uno degli uomini più ricchi e influenti del mondo. La sua figura, tra leggenda e realtà, continua ad esercitare un fascino irresistibile.
Anna Folli, giornalista e scrittrice, si è sempre occupata di intellettuali e scrittori, ma nel suo romanzo biografico “Prendersi tutto. Io, Aristotele Onassis” (Neri Pozza) ha voluto raccontare un uomo trascinante, pieno di energia, con una voglia di vivere e di vincere fuori dal comune. Aveva molti difetti, ma la sua personalità era magnetica", e non privo di debolezze e contraddizioni.
Onassis ha avuto relazioni turbolente: Ingeborg Dedichen, Tina Livanos, Maria Callas e Jacqueline Kennedy. "Ha amato molto se stesso. Voleva stare al centro dell’attenzione, sulle copertine, essere nominato sui giornali. Certo, alcune donne le ha amate davvero, in particolare Maria Callas, con cui aveva una complicità unica, fatta di passione e litigi furiosi".
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