📌 La Corte internazionale di giustizia dell’#ONU si è pronunciata all’#Aia in seguito al ricorso per genocidio del Sudafrica contro #Israele.
La giudice Joan #Donoghue, che presiede il tribunale, ha detto che "alcuni degli atti e delle omissioni commessi da Israele a #Gaza sembrano essere in grado di rientrare nelle disposizioni della convenzione sul genocidio".
La Corte ONU si è detta "profondamente preoccupata per la perdita di vite umane a Gaza" ma non è arrivata a chiedere il cessate il fuoco.
Nel pronunciamento sulle misure provvisorie d’emergenza da imporre a Israele, Donoghue ha detto che lo Stato ebraico deve garantire che le sue forze armate non commettano un genocidio. La giudice ha inoltre chiesto a #Gerusalemme di adottare tutte le misure necessarie per porre fine allo sterminio dei palestinesi e di consentire immediati invii di aiuti a Gaza.
Israele aveva richiesto di archiviare il caso sostenendo che non fosse sotto la giurisdizione della Corte ma il tribunale ha respinto la richiesta e ha chiesto allo Stato ebraico di tornare all’Aia tra un mese per presentare le prove che si sta impegnando per impedire un genocidio nella Striscia.
In questa fase la Corte emetterà ordini di emergenza mentre considera l’accusa più ampia di atti di genocidio, un processo che probabilmente richiederà anni.
Le sentenze della Corte sono vincolanti per tutte le parti ma non esiste alcun meccanismo per applicarle e a volte vengono completamente ignorate, come nel caso dell’invasione russa in #Ucraina. #Netanyahu ha già fatto capire di non sentirsi vincolato: "Nessuno ci fermerà, né l’Aia, né l’Asse del Male e nessun altro".
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