Grazie ai vaccini ricoveri in terapie intensive dimezzati rispetto ad un anno fa. Toti: «Chi si ostina a rifiutare il vaccino guardi la stanza degli addii allestita al Policlinico San Martino di Genova»
Una «stanza degli addii», per consentire l’ultimo saluto ai malati più gravi di Covid, negativizzati (perché hanno complicanze ma non sono più contagiosi), da parte dei loro familiari. È stata allestita al Policlinico San Martino di Genova, in uno spazio adiacente al reparto di terapia intensiva dedicata ai pazienti positivi al Covid, l’80% dei quali non ha mai ricevuto alcuna dose di vaccino. «A chi ancora non ci crede o si ostina a non voler combattere con noi la battaglia contro il virus rifiutando il vaccino – afferma il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti – vorrei far vedere questa stanza, dove si concede un ultimo contatto tra i malati più gravi di Covid negativizzati e i propri cari. Un ultimo abbraccio, un’ultima carezza, una stretta di mano, che aiutano chi se ne va ma anche chi resta a trovare un po’ di conforto. Nelle prime fasi di pandemia la distanza e la solitudine sono state l’aspetto più straziante di questa malattia e hanno lasciato ferite spesso più profonde di quelle del virus. Per questo ringrazio medici e operatori sanitari del San Martino, che ancora una volta hanno dimostrato umanità oltre a una straordinaria professionalità con cui da ormai due anni affrontano la pandemia. E chiedo a chi non si è ancora vaccinato di ripensarci. Abbiamo un’arma per distruggere il Covid, usiamola. Lo dobbiamo anche a chi non c’è più e se ne è andato senza neanche un abbraccio».
A tracciare il quadro della situazione nei reparti per acuti della Liguria è Angelo Gratarola, direttore del Dipartimento interaziendale regionale dell’Emergenza Urgenza e direttore dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione del Policlinico genovese: «In Liguria oggi i ricoverati nei reparti di Terapia intensiva Covid sono circa 40, un numero ormai stabile da circa un mese. L’80% circa non ha mai ricevuto alcuna dose di vaccino: sono pazienti che hanno quindi sviluppato la forma più grave dell’infezione da Sars-Cov-2. Una piccola parte dei ricoverati è costituita da persone vaccinate, che hanno però perduto o mai sviluppato la loro immunizzazione perché affette da patologie ematologiche o oncologiche. C’è però anche una parte sempre più numerosa di pazienti, circa il 10%, che sono in condizioni critiche, ricoverati in terapia intensiva per patologie che nulla hanno a che fare con il Covid ma risultate positive al virus, asintomatiche. Si trovano quindi isolate esclusivamente per limitare il contagio. Questo è un tema
significativo: con un numero sempre maggiore di persone vaccinate, prevediamo che questa tipologia di pazienti crescerà sempre di più e… ( di Fiorenza Sarzanini / CorriereTV ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/cronaca/liguria-non-vaccinato-l-80percento-pazienti-covid-terapia-intensiva/c4f2de0a-792a-11ec-8a8d-61f2621d8537
