Paola Pigni, morta l’11 giugno del 2021, è stata medaglia di bronzo nei 1500 alle Olimpiadi di Monaco del 1972, oltre che primatista mondiale e due volte oro iridato nella corsa campestre
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«Intitoliamo lo Stadio della Farnesina a Paola Pigni»: è questo l’appello lanciato sui social da Chiara Cacchi, figlia dell’indimenticata regina del mezzofondo italiano e di Bruno Cacchi, marito e allenatore dell’azzurra. Paola Pigni, medaglia di bronzo nei 15o0 metri alle Olimpiadi di Monaco del 1972, è stata primatista del mondo nella stessa distanza e in palmares, fra i vari successi, vanta anche due titoli mondiali di cross. L’azzurra è morta l’11 giugno del 2021, due anni e due mesi dopo il marito. Adesso l’iniziativa della figlia, che ha aperto la petizione sulla piattaforma Change.org: già nelle primissime ore aveva raccolto 700 firme. E anche la Fidal, la federazione di atletica leggera, si è detta favorevole all’intitolazione dello stadio all’azzurra.
«Paola Pigni ha scritto la figlia Chiara sui social -non è stata solo una campionessa olimpica, una primatista mondiale, una pioniera del mezzofondo.
È stata simbolo del cambiamento nello sport, nella società, nella cultura italiana.
Ha infranto le vecchie regole per scriverne di nuove. Regole di inclusione, libertà e possibilità che hanno permesso a tutte le donne di correre libere. Alla Farnesina ha allenato, educato, ispirato. Ha lasciato un’eredità fatta non solo di risultati, ma di ”valori”: rispetto, uguaglianza e inclusione. Chiediamo che lo Stadio della Farnesina porti il suo nome per creare un ponte fra passato e futuro e non perdere i valori alla base della nostra memoria collettiva».
