L’indagine sui due poliziotti di Grottaglie coinvolti nel conflitto a fuoco nel quale è morto Michele Mastropietro, considerato l’autore dell’omicidio del brigadiere capo Carlo Legrottaglie, «non è uno schiaffo agli agenti. Nessuno vuole criminalizzarli».
La giunta distrettuale dell’associazione nazionale magistrati (Anm) di Lecce difende e giustifica l’operato della procura di Taranto che ha iscritto nel registro degli indagati i due agenti. Non ritiene «né condivisibili né accettabili le valutazioni espresse su alcuni organi di stampa da parte di alcuni esponenti politici e dei rappresentanti di alcuni sindacati della Polizia di Stato sull’operato dei magistrati della Procura di Taranto, impegnati, in queste ore, in delicati accertamenti sulle circostanze che hanno immediatamente seguito l’uccisione del brigadiere capo dei carabinieri Carlo Legrottaglie»