Circa trenta persone sono riuscite a entrare dove Soprintendenza e Forze dell’Ordine hanno avuto più di una difficoltà ad accedere. Nella parte privata del parco di Snia, limitrofa al parco pubblico che ospita il monumento naturale e il lago liberato, si sono radunate una trentina di persone, ospitate nel terreno che resta ancora nelle disponibilità del gruppo Pulcini. L’area è da mesi oggetto di sbancamenti di vegetazione cui si sono opposti cittadini e militanti del Forum delle Energie. La manifestazione è stata promossa da Simone Carabella, ex Fratelli d’Italia e sedicente promotore di un comitato di cittadini di Casalbertone, accompagnato da alcuni cittadini, la maggior parte di origine straniera. "I centri sociali vogliono rendere pubblica questa area per farci gli affari loro e renderlo uno spazio insicuro", dice al megafono Carabella, mentre alcuni bengalesi, leggermente spaesati, sbandierano il tricolore. "Sono comparse, amici del custode chiamati a difendere una proprietà privata in nome di un supposto allarme sicurezza", dice Sabrina Baldacci del Forum Parco delle Energie, l’organizzazione che anima la zona di parco pubblica.

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