Giorgia Meloni difende l’aumento della tassazione per le banche contenuta nella legge di Bilancio: "Non vogliamo tassare la ricchezza prodotta dalle aziende, perché daremmo un segnale sbagliato, vogliamo un contributo sulla rendita accumulata per condizioni di mercato che la politica del governo ha fortemente contribuito a creare. Per mantenere i conti in ordine occorrono delle risorse, e le abbiamo chieste a chi, grazie a questa politica, ha avuto dei grandi benefici. Se su 44 miliardi di profitti nel 2025 ce ne mettono a disposizione circa cinque per aiutare le fasce più deboli della società, credo che possiamo essere soddisfatti noi e che in fin dei conti possano esserlo anche loro" – spiega la Presidente del Consiglio, tornando su una delle misure della manovra che continua a tenere banco e a scaldare gli animi nella maggioranza.
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