Con 160 milioni di investimento e 9 opere tra aree sportive e di legacy per il territorio, la ‘perla’ della Valtellina attende circa 10mila visitatori al giorno
Raffaella Cagnazzo, inviata a Livigno / CorriereTv
Livigno si prepara a ospitare le gare di snowboard e freestyle alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 per l’assegnazione di 26 medaglie nelle specialità più seguite dal pubblico dei giovani, con una particolare attenzione da parte del pubblico americano, grande affezionato a queste discipline. Saranno circa 1.100 le persone tra atleti e gli staff delle gare che verranno ospitate in due hotel già esistenti; attesi, invece, picchi fino a 10 mila visitatori giornalieri nell’orbita dell’area livignasca.
Se il Livigno Aerials & Moguls, allestito a Carosello 3000, è stata la prima venue olimpica ad essere completata a metà dicembre 2024, sono ancora in corso i lavori presso la ski-area a Mottolino per quello che sarà il Livigno Snowpark e che ospiterà le gare di half pipe, slopestyle, big air, snowboard cross, ski cross e parallel giant slalom.
«Sull’area sportiva del Mottolino si sta ancora lavorando. C’è qualche ritardo per i lavori ancora in corso al parcheggio da 500 posti che sarà completamente coperto dalla zona finale delle gare olimpiche nella piana della cittadina» spiega Luca Morelli, direttore dell’Apt di Livigno.
«A Livigno sono stati investiti 160 milioni di euro per 9 opere tra Carosello, Mottolino e un’opera interversante» commenta Fabio Massimo Saldini, ceo di Simico: «Un parte delle opere sono sportive per le gare, una parte sono di ‘legacy’, previste come eredità per il territorio». Si tratta del parcheggio sotterraneo sul versante Mottolino, in consegna tra ottobre e novembre; un bacino alpino per l’innevamento artificiale a quota 2.600 metri sopra Mottolino; un collegamento tra i due versanti con due linee di cabinovia e un ulteriore parcheggio nella stazione intermedia, con una fine lavori prevista per inizio 2026.
Si tratterà delle prime Olimpiadi diffuse nella storia del nostro Paese perché estese su varie località, anche se la copertura mediatica supplirà alle distanze. «Non ci sarà nomadismo legato alle varie discipline sportive» precisa il sottosegretario di Stato Alessandro Morelli.