Erano circa un centinaio le attiviste e gli attivisti di Non una di meno, movimento femminista, che hanno protestato davanti al consolato degli Stati Uniti d’America, contro la decisione della Corte suprema americana che ha abolito il diritto costituzionale all’aborto. I manifestanti hanno portato delle grucce che dopo un flash mob sono state lanciate verso il consolato, come simbolo del ritorno a un’epoca in cui le grucce erano strumento per gli aborti clandestini. "Scendiamo in piazza perché come è successo negli Stati Uniti può succedere anche in altre parti del mondo" ci ha raccontato una cittadina americana. Per una rappresentante di Non una di meno "è un precedente sconvolgente, avrà delle ricadute pesante, ma noi non ci sentiamo bene ogni giorno, in Italia di fatto l’interruzione volontaria di gravidanza è spesso ostacolata, c’è il 70 per cento di obiettori di coscienza"
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