I festeggiamenti per lo scudetto al Napoli, il quarto per la squadra partenopea, sebbene siano stati un tripudio di fuochi d’artificio bandiere, canti, botti imponenti per tutta la notte, ha lasciato qualche segno. Una conseguenza inevitabile, visto il fiume di gente che si è riversato sulle piazze e sulle vie della città dai Quartieri Spagnoli giù per via Toledo, passando per il San Carlo, la Galleria Umberto, fino a piazza Trieste e Trento.
Ed è proprio qui in questa piazza adiacente a quella del Plebiscito dove ieri, venerdì 23 maggio, campeggiava un mega video per assistere alla partita, che però si è verificato un atto di vandalismo. Ad essere presa di mira la monumentale Fontana del carciofo, solitamente obiettivo dei tifosi quando si riversano in città per festeggiare.
La fontana, infatti, è un simbolo per i tifosi napoletani. A volerla fu Achille Lauro, ex sindaco e presidente del Napoli tra gli anni ’40 e ’60. La Fontana del carciofo diventa ritrovo abituale dei tifosi del Napoli e anche frequente oggetto di atti vandalici. Le transenne che erano intorno alla fonte non sono servite a nulla: i tifosi le hanno travolte e hanno "conquistato" – si fa per dire – i vari livelli del monumento costruendo una scenografia improvvisata fatta di bandiere, cori e fumogeni più o meno colorati. Sconosciuta al momento, l’entità dei danni.
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