Chiara Ferragni di nuovo in aula in tribunale per l’udienza al processo con rito abbreviato che la vede imputata per truffa aggravata per pubblicità ingannevole nello scandalo del Pandoro gate e delle uova di Pasqua. L’imprenditrice è entrata da un ingresso secondario prima dell’apertura del palazzo di Giustizia per evitare stampa e fotografi. La procura di Milano ha chiesto una condanna a un anno e otto mesi.
Nell’udienza del prossimo 19 dicembre sarà la volta dell’intervento della difesa. Per i legali, la Ferragni non ha commesso alcun reato ed ha già chiuso il percorso amministrativo effettuando donazioni per 3,4 milioni di euro. Il Codacons, dopo un accordo con Ferragni, era uscito dal procedimento ritirando la denuncia. La sentenza è prevista per gennaio prossimo. Al termine dell’udienza l’imprenditrice in aula ha reso alcune dichiarazioni spontanee: "Tutto quello che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto in buona fede. Non ci abbiamo mai lucrato". "Sono fiduciosa, non posso dire altro. Grazie di essere qua", ha aggiunto all’uscita dall’aula
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