Questa notte, tra sabato 25 ottobre e domenica 26 ottobre, torna l’ora solare in Italia. Significa che alle 03:00 del mattino le lancette si sposteranno indietro di 60 minuti, regalandoci un’ora in più di sonno. Questa alternanza anticiperà di un’ora sia l’alba che il tramonto, portandoci ad avere più luce solare al mattino presto ma accorciando le giornate.
Come ogni anno, l’ora solare resterà in vigore dall’ultima domenica di ottobre fino all’ultima di marzo, che il prossimo anno corrisponderà al 29 marzo 2026, quando sarà ripristinata l’ora legale spostando in avanti le lancette dalle 2:00 del mattino alle 3:00.
Il cambio avverrà contemporaneamente in tutta l’Unione Europea, infatti l’entrata in vigore dell’ora solare è prevista in tutti i Paesi UE alle 1:00 UTC (il tempo coordinato universale, cioè il fuso orario di Greenwich), che in Italia corrisponde, appunto, alle 3:00 del mattino.
Solo gli orologi analogici andranno spostati manualmente per allinearsi al nuovo orario, tutti gli orologi digitali si aggiorneranno in automatico.
In Italia il cambio d’ora è in vigore ufficialmente dal 1966. Secondo le stime di Terna, l’azienda proprietaria delle rete elettrica di trasmissione nazionale, nel 2025 l’ora legale ha permesso un risparmio di circa 100 milioni di euro, con un minor consumo energetico di circa 330 milioni di kWh, che equivalgono al fabbisogno medio annuo di oltre 125.000 famiglie.
Nonostante i vantaggi energetici dell’ora legale, l’alternanza con l’ora solare è ancora oggi al centro di numerosi dibattiti. Diversi studi hanno infatti evidenziato i possibili impatti negativi sulla salute e sul sonno. Anche per questo motivo non tutti i Paesi prevedono il cambio dell’ora. Solo il 40% degli Stati del mondo adottano l’ora legale, con quasi tutta l’Asia, gran parte dell’Africa e del Sud America che ha optato per abolirla.
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