Rapporto Auditel-Censis, gli italiani hanno 120 mln di schermi

di Redazione

Rapporto Auditel-Censis, gli italiani hanno 120 mln di schermi

| sabato 20 Nov 2021 - 10:49

Roma, 20 nov. (askanews) – Sono 120 milioni gli schermi posseduti dagli italiani, una media di 5 per famiglia. È quanto certifica il quarto Rapporto Auditel-Censis, intitolato L Italia multiscreen: dalla Smart Tv allo schermo in tasca, così il Paese corre verso il digitale.

Di questi 120 milioni di schermi, la maggior parte sono apparecchi tv, 43 milioni e smartphone, 48 milioni, il resto sono personal computer e tablet.

Aumenta il numero di coloro che si connettono ad internet per guardare i programmi trasmessi in contemporanea sul tradizionale televisore e aumenta la domanda di film scaricabili gratuitamente da internet. Cresce, infine, tutto il segmento dei contenuti televisivi in streaming, free e a pagamento, che si possono vedere da Smart Tv o da altri schermi connessi.

Per il presidente di Auditel, Andrea Imperiale, il rapporto si conferma uno strumento prezioso per chi ha il compito di guidare il paese e per il mercato, mostrando una fotografia dela società attuale: "Una società italiana che sta correndo verso il cambiamento, sia da punto di vista della tecnologia di accesso, che dal punto di vista dei dispostivi tecnologici presenti nelle case e nelle tasche degli italiani e poi, conseguentemente, dal punto di vista dei comportamenti di fruizione di tutti questi mezzi".

Per il presidente del Censis, Giuseppe De Rita, il Rapporto evidenzia la moltiplicazione degli schermi: "Questa moltiplicazione ha due realtà effettive: la prima che si moltiplicano le smart tv e si moltiplicano gli smartphone. Cipoé da una parte c’è la proensione a personalizzare tutto perché con uno smartphone dovunque sono posso connettermi, posso parlare, posso vedere, posso sapere e dall’altra parte con la smart tv non è più un problema di passività della televisione, ma con la smart tv posso esercitare la domanda e quindi anche io sono un potenziale soggetto".

Per il presidente dell’Istat, Carlo Blangiardo, occorre riflettere sul fatto che, mentre gli schermi crescono, le persone diminuiscono: "Lo scenario è di una società che invecchia e quindi come tale, paradossalmente, ciascuno di noi ha una vita sempre più lunga, ma tutti insieme nel complesso abbiamo meno anni davanti a noi, semplicemente perché stiamo invecchiando complessivamente".

Il rapporto si fonda sulla Ricerca di base Auditel, con 7 wave l anno, 20 mila abitazioni visitate e 41 mila interviste face-to-face.

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