L’8 e il 9 giugno si vota per i #referendum. Cinque i quesiti: quattro riguardano il lavoro e sono promossi dalla #Cgil; l’altro punta a rendere più inclusiva la legge sulla cittadinanza degli stranieri in Italia. È stato proposto dal partito Più Europa con il sostegno di Possibile, Psi, Radicali Italiani e Rifondazione Comunista. Riguardano, insomma, temi che hanno diviso la politica negli ultimi anni.
Si tratta di quesiti abrogativi, cioè i cittadini possono chiedere di cancellare totalmente o in parte una norma esistente, così come disciplinato dall’art 75 della Costituzione.
Gli elettori riceveranno, quindi, cinque schede di colore diverso, una per ciascun quesito e dovranno porre la X sul sì, se sono d’accordo all’abrogazione delle leggi indicate nel singolo quesito, o sul no, per lasciare in vigore le attuali norme.
Al di là dei "Sì" e dei "No", per essere validi i referendum devono raggiungere un #quorum: deve votare almeno il 50 per cento più uno degli aventi diritto.
Si potrà votare dalle 7 alle 23 di domenica 8 e dalle 7 alle 15 di lunedì 9 giugno. Per votare, occorre recarsi nel proprio seggio di residenza, muniti di tessera elettorale e documento di identità in corso di validità.
I cittadini italiani residenti all’estero ricevono automaticamente il plico elettorale e possono votare per corrispondenza secondo le modalità stabilite dalla legge
Per la prima volta chi si trova da almeno tre mesi fuori dal proprio comune di residenza per motivi di studio, di lavoro o medici, non dovrà tornare a casa per votare.
#tgla7 #shorts