Ecco una spiegazione semplice del quarto quesito referendario che si voterà in Italia l’8 e 9 giugno 2025. Si vota con la scheda rossa.
Il quarto promosso dalla Cgil, riguarda la sicurezza sul lavoro.
Si mira ad aumentare la sicurezza sul lavoro nel sistema degli appalti, aumentando le responsabilità del committente.
Si chiede l’abrogazione dell’art.26, comma4, in tema di "Obblighi connessi ai contratti di appalto o d’opra di somministrazione" di cui bal Decretyo legislativo 9 aprile 2008, n.81.
Si chiede, cioè, l’abrogazione dell’esclusione della responsabilità solidale del committente dell’appaltatore del subappaltato per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.
Secondo questo articolo del cosiddetto Testo unico del duemilaotto sulla salute e la sicurezza sul lavoro, l’azienda appaltante non è sempre responsabile degli infortuni subiti dai lavoratori delle aziende appaltatrici.
Nel caso dei rischi specifici dovuti all’attività delle aziende appaltatrici, il committente non ne è responsabile. Ma facciamo ordine su questi termini.
Le aziende appaltanti sono le cosiddette aziende committenti che possono affidare un’opera o un servizio a un’altra, azienda cosiddetta appaltatrice, che a sua volta può delegare tutta una parte del lavoro alle aziende subappaltatrici.
Per cui, in caso di infortunio sul lavoro dovuto a rischi specifici dell’azienda appaltatrice la responsabilità non cade sul committente.
Se vince il sì, questa clausola viene eliminata e quindi non c’è più l’esclusione di responsabilità per il committente.
Nel caso vincesse il no resta tutto com’è.
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