Roberto Saviano: Sesso e Mafia #7 – Esca viva: Maria Concetta attirata in trappola da sua madre

di Furio Piccione

Roberto Saviano: Sesso e Mafia #7 – Esca viva: Maria Concetta attirata in trappola da sua madre

| giovedì 30 Mag 2024 - 15:26

La settima puntata della serie di Roberto Saviano «Sesso e Mafia», tratta dal nuovo libro «Noi due ci apparteniamo» (Fuoriscena) in libreria.

Maria Concetta Cacciola è cresciuta a pane e ‘ndrangheta. Suo zio è Gregorio Bellocco, capo della ‘ndrina calabrese di Rosarno, inserito nell’elenco dei 30 latitanti più pericolosi d’Italia. A 13 anni fa la sua prima fuitina con Salvatore Figliuzzi, un giovane che ambisce alla carriera di ndranghetista. Si sposano. Cettina capisce subito in quale incubo si è cacciata. Salvatore la tiene segregata in casa, la picchia, la minaccia con la pistola. Quando Maria Concetta ha 24 anni, Salvatore, con cui nel frattempo ha avuto tre figli, finisce in prigione. Cettina allora finisce segregata nella casa paterna con i suoi figli, senza poter uscire, senza contatti con il mondo esterno. Tranne quella che riesce a crearsi in una chat. Lì, usando il nickname di Nemi, conosce un uomo, principe 484, e un giorno si incontrano.
Qualcuno però li vede. Suo padre e suo fratello la massacrano di botte, dopodiché, non volendo portarla in ospedale, la fanno visitare da un parente medico che va via senza lasciare neanche un referto. I parenti la sorvegliano, Cettina può uscire solo per le commissioni urgenti. A sparigliare le carte, però, arriva una telefonata dalla stazione locale dei carabinieri. Hanno sequestrato il motorino di suo figlio Alfonso e Maria Concetta dovrà recarvisi personalmente. Una volta lì, per il motorino, Cettina prende la decisione di collaborare con la giustizia, rivelando i segreti delle famiglie ndranghetiste dei Bellocco e dei Cacciola.
Viene subito sottoposta al programma di protezione Testimoni, costretta a spostarsi da una località protetta all’altra senza la possibilità di vedere i propri figli, a cui però è legatissima. La madre di Cettina lo sa e ne approfitta: si procura il suo numero di telefono, la chiama e le fa capire che solo ritrattando le accuse e rinunciando alla collaborazione potrà rivedere i suoi ragazzi. Alla fine Maria Concetta cede. Firma la ritrattazione e torna a Rosarno. Il ripensamento le sarà fatale: i suoi familiari la costringeranno a bere dell’acido muriatico. Cettina muore in preda a dolori lancinanti.

Guarda il video su CorriereTV: https://video.corriere.it/cronaca/roberto-saviano-sesso-donne-mafia/sesso-e-mafia-esca-viva-maria-concetta-attirata-in-trappola-da-sua-madre/39052505-bbf6-43aa-a572-963a0717cxlk

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