Continuano gli abbattimenti delle case costruite senza permesso a Napoli, dopo il caso dell’attore Davide Marotta, oggi tocca alla famiglia Vitale, dieci persone tra cui due bambini piccoli, costruita 30 anni fa: "Ho costruito questa casa dopo i continui rifiuti del Comune ad assegnare alla mia famiglia un alloggio popolare, negli anni ho speso decine di migliaia di euro in pratiche di condono e messa in sicurezza, ma non è bastato". I cittadini denunciano da anni la mancanza di un criterio di abbattimento che prediliga le strutture disabitate, i cosiddetti "ecomostri", le strutture confiscate alla camorra e quelle costruite a scopo di lucro, ma come spiega l’avvocato Bruno Molinaro: "È una roulette russa, nemmeno i magistrati sanno spiegarne il motivo, esiste un protocollo approvato dalle Procure, ma non viene rispettato, i magistrati hanno, in questo caso, un potere enorme, non devono dare conto a nessuno". 

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