Samantha D’Incà, trent’anni di Feltre, avrebbe voluto il fine vita. Quando a cena in famiglia si parlava di eutanasia lei raccontava sempre a papà e mamma che "lo stato vegetativo non era vita". Ora, è da novembre 2020 che si trova ospedalizzata a letto in quello stato. "Come dicono gli esperti", racconta il padre Giorgio, "è come se fosse una bambina di un mese e anche dopo la riabilitazione neurologica, Samantha resterebbe una bambina di due mesi". Il tempo passa lento. Lento come lo sono gli accertamenti giuridici sul fine vita in Italia. "La mamma non ne può più. È importante sensibilizzare l’Italia su queste tragedie", racconta il padre con la voce strozzata.
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