In Sudan le Forze di Supporto Rapido sudanesi, di Mohamed Hamdan Dagalo (noto come Hemedti), eredi dei miliziani Janjaweed e fautori dei massacri in Darfur, affermano di aver accettato una proposta di tregua umanitaria portata avanti dai mediatori.
"In risposta alle aspirazioni e agli interessi del popolo sudanese, le Forze di Supporto Rapido confermano il loro accordo per entrare nella tregua umanitaria proposta dai Paesi del Quad", ha dichiarato pubblicamente il gruppo Rsf, in riferimento a Usa, Egitto, Emirati e Arabia Saudita riuniti nel gruppo Quad per il Sudan che da anni sta tentando di arrivare ad un accordo, difficile da trovare. Il gruppo combatte contro l’esercito sudanese dal 2023.
Anche sul tavolo, infatti, più che motivi religiosi o anche etnici, pesano strategie economiche e interessi strategici su cui le parti non si accordano. Il Sudan per altro è il terzo produttore di oro in Africa, dopo il Ghana e il Sudafrica. La tregua umanitaria annunciata oggi, arriva mentre il governo sudanese, allineato all’esercito, aveva dichiarato all’inizio di questa settimana che avrebbe proseguito la guerra a seguito di una riunione interna su una proposta di cessate il fuoco Usa.
Video credit: UNHCR
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