Trovato l’accordo nel governo: aiuti per i redditi più bassi

(LaPresse) Trovato l’accordo nel governo sul Superbonus, la misura non andrà nel Dl Milleproroghe ma in un provvedimento ad hoc. Il governo precisa che "non è prevista alcuna proroga, ma si incentivano i lavori limitando usi impropri e storture". Il credito d’imposta sarà riconosciuto per tutti i lavori realizzati e asseverati al 31 dicembre 2023. Per le opere ancora da effettuare si conferma dal primo gennaio il credito d’imposta al 70%, come previsto. Previsti aiuti per chi ha un Isee inferiore ai 15 mila euro e avrà completato almeno il 60% dei lavori entro il 31 dicembre. Dal primo gennaio 2024 il Superbonus non sarà più erogato dallo Stato e diventerà un credito d’imposta. Dal 2024 la detrazione del 110% scende al 70% e dal 2025 al 65%. L’accordo prevede anche una sorta di "sanatoria" per famiglie e imprese:Chi non ha terminato i lavori entro il 31 dicembre e ha un credito fiscale con lo Stato non dovrà restituirlo. I lavori però dovranno essere terminati e rispettate delle condizioni, come il miglioramento di due classi energetiche. Il vicepremier Antonio Tajani precisa che sono previsti controlli per evitare eventuali truffe ( LaPresse/AP – CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/economia/superbonus-sanatoria-aziende-famiglie-ecco-cosa-cambia/59edd9dc-a61b-11ee-b8ba-551c5675ed48