Al largo della Kamchatka, nell’estremo oriente russo, un violentissimo terremoto di magnitudo 8.8 ha causato numerosi feriti e messo in allarme l’intera area del Pacifico: è allerta tsunami, con minaccia di onde fino a 3-4 metri che si temeva potessero raggiungere le coste della Russia, del Giappone e delle Hawaii, così come l’isola statunitense di Guam, l’Alaska, l’Ecuador e l’intera costa ovest americana, dallo Stato di Washington alla California. L’allarme ha reso necessaria l’evacuazione delle aree costiere in Giappone e alla Hawaii.
La forte scossa è stata avvertita alle 8.24 locali, poco dopo lla mezzanotte in Italia: l’epicentro è stato registrato a circa 136 chilometri a est di Petropavlovsk, nella penisola russa, a una profondità di 19 chilometri. L’allarme è stato lanciato dall’US Pacific Tsunami Warning Center, con sede a Honolulu.
Si tratta di uno dei 10 terremoti più forti mai registrati. Le autorità russe hanno dichiarato che uno tsunami ha colpito e inondato la città portuale di Severo-Kurilsk, mentre i media locali hanno riferito che uno tsunami alto tra i tre e i quattro metri è stato registrato nel distretto di Elizovsky, in Kamchatka.
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